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COMMUNITAS COGITATIONIS III- PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL COSTRUTTORE” DI ANTONIO POLITO

 

 

Torna la rassegna COMMUNITAS COGITATIONIS con l’ultimo appuntamento della terza edizione Venerdì 18 ottobre 2024 alle ore 19.00 presso la sala congressi Kursaal di Giulianova con  la presentazione del libro “IL COSTRUTTORE” di Antonio Polito.

A  colloquiare con l’autore sarà il giornalista Simone Gambacorta, vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti Abruzzo.

La serata è organizzata in collaborazione con il COMUNE DI GIULIANOVA, l’associazione OBIETTIVO GIULIANOVA e il ROTARY CLUB TERAMO EST

Ingresso Libero dalle ore 18.30.

 

DAL SITO MONDADORI:

Chi vuole rottamare, chi promette di asfaltare, chi minaccia di usare la ruspa. I politici dei nostri giorni amano distruggere, annunciano di voler abbattere l’edificio del passato, anche se di solito finiscono per abbattersi da soli.

Ci fu invece un uomo, quando l’Italia era ancora un regno ma stava per diventare una repubblica, che si propose come «costruttore»: Alcide De Gasperi. Intorno a lui, le macerie della guerra provocate da un grande «distruttore». Eppure, De Gasperi riuscì a ricostruire l’Italia. In otto anni da presidente del Consiglio mandò via il re, difese l’integrità territoriale di un Paese sconfitto, ottenne i finanziamenti del Piano Marshall, portò Roma nel Patto atlantico e costruì l’embrione dell’Europa unita con Francia e Germania, creò la Cassa del Mezzogiorno e l’Eni di Mattei, promosse le grandi riforme sociali e avviò il miracolo economico.

Invece di una rivoluzione, fece una democrazia. Quella in cui oggi viviamo. Un uomo nato povero e rimasto umile, sobrio e devoto, così diverso non solo dai politici attuali ma anche da quelli del suo tempo. E infatti morì da «uomo solo» nella Dc. Ma l’Italia lo capì e lo ammirò: alla sua morte ci fu un’ondata di commozione nazionale e il treno che trasportò la salma da Borgo Valsugana a Roma fu accolto dalla folla in decine e decine di stazioni.

Fu un santo? Secondo alcuni sì. A Roma è in corso il processo di beatificazione che entro il Giubileo del 2025 potrebbe portare alla consacrazione di «venerabilità».

Nel settantesimo anniversario della morte, attraverso cinque lezioni di straordinaria attualità – che spaziano dalla sua concezione della democrazia come «antidittatura», che lo portò a essere prima antifascista e poi anticomunista, alla politica estera, alla gestione della spesa pubblica, all’intervento nel Mezzogiorno -, Antonio Polito racconta la storia del primo e unico «premier forte» della Repubblica: per offrirne il modello a chi oggi guida o si candida a guidare l’Italia, ai politici dei nostri tempi.

 

Antonio Polito, giornalista e scrittore, è editorialista del «Corriere della Sera» per cui scrive di politica italiana ed europea. Collabora con la trasmissione di approfondimento «Porta a Porta» ed è tra i più noti commentatori televisivi. Tra le sue pubblicazioni recenti, ricordiamo: Riprendiamoci i nostri figli (2017), vincitore del premio Cesare Pavese, Prove tecniche di resurrezione (2018), Il Muro che cadde due volte (2019) e Le regole del cammino (2020).

 

Il costruttore

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