SONDAGGIO, ALTRO CHE PREMIER E SALVINI. ORA VINCONO I GOVERNATORI
Il veneto Zaia supera il presidente del consiglio. Bonaccini e De Luca al top. Il ’partito dei presidenti’ batte anche i leader nazionali più in voga
di
Antonio Noto
direttore della Noto Sondaggi
Il Covid ha inciso nel cambiamento della percezione della politica. Se si dice che nulla sarà come prima, è chiaro che anche la politica non potrà rimanere al riparo da stravolgimenti. Uno dei cambiamenti più evidenti ha visto l’entrata di nuovi attori: siamo passati dal ’partito dei sindaci’ al ’partito dei presidenti’ di Regione.
Ovviamente la parola “partito” sembra un’esagerazione che non tiene conto della diversa appartenenza politica dei governatori, effettivamente lo è, ma bisogna anche notare che soprattutto con l’inizio della Fase 2 si sia creata una sorta di comportamento condiviso tra tutti i presidenti che per la prima volta sono diventati una reale controparte del governo. Pertanto anche se oggi sembra prematuro parlare del “partito dei presidenti” va considerato che la politica per rispondere alle mutate esigenze degli elettori ha bisogno di evolversi in tempi brevi.
Tra l’altro gli stessi governatori si sono mossi contro le decisioni dei loro leader nazionali. Basti pensare a Bonaccini in Emilia-Romagna che, pur appartenendo all’area di Governo, non ha risparmiato critiche all’Esecutivo, oppure a Zaia in Veneto che ha costruito una sua strategia per affrontare l’epidemia, dimostratasi vincente, senza avere il fiato sul collo del suo leader Salvini. Per non parlare di De Luca in Campania che si è conquistato una identità a livello nazionale. Pertanto non ci dobbiamo sorprendere se sono proprio i Governatori i reali concorrenti dei leader politici nazionali.
Ecco dunque che gli italiani ritengono che, per fronteggiare l’epidemia, si siano comportate meglio le Regioni del Governo: così il 59% dei cittadini.
Se poi si passa al livello di fiducia agli stessi governatori espresso da tutta la popolazione si evidenzia che il loro gradimento supera quello dei leader dei partiti e addirittura per qualcuno quello del premier Conte.
Infatti se l’inquilino di Palazzo Chigi riceve il 44% di fiducia e tra i leader con i più alti indici sono Meloni (34%) e Salvini (31%), lo scenario cambia se si chiede l’apprezzamento verso i presidenti di Regione nella lotta all’epidemia. Zaia arriva al 53% espresso da tutti gli elettori della penisola, Bonaccini al 48%, Toti 44%, De Luca 41%, Musumeci e Fontana 40%. Insomma i governatori hanno rubato lo scettro ai leader nazionali, bisogna solo capire se si genererà un cambio nella politica nazionale.
Roma, 24 maggio 2020
Fonte quotidiano.net